Falli parlare, Michelangelo Vizzini: testo brano

Michelangelo Vizzini, Falli parlare: testo brano

Falli parlare è un singolo di Michelangelo Vizzini.

 

Di seguito trovate il testo del singolo:

testo

Guardami mamma, che sto correndo
Ho già tre anni e nonno vuole che mi fermo
Sono una peste e dispettoso
Ma mi diverto così

E passa il tempo e amo ballare
Con le mie amiche, quelle della ricreazione
Però il maestro mi ha detto “basta”
Che parlo troppo e che non siamo ad una festa
E stamattina sono andato a scuola
Ma in Quarta A c’è un tizio che mi guarda male
Dice che sono strano, sono un po’ diverso
Ma che problema c’è ad essere me stesso?

Tanto lo so che appena entro poi ridono
E l’astuccio poi me lo distruggono
E mi sporcano il giacchetto che mi piace tanto
Ma che metto sempre anche quando non c’è vento
Tanto lo so che certe cose poi cambiano
Se le guardi da lontano non feriscono
E lo dicevi sempre tu: “Amore, non ti preoccupare
tu falli parlare, falli parlare”

Faccio il liceo ma resto a casa
Che tanto lì nessuno mi vuole parlare
Forse è sbagliato ma non m’importa
Se non capiscono, io che ci vado a fare?
Se sto in bagno ore ed ore
Con un tipo che da fuori mi urla “frocio, muori male” dite che sono strano, sono un po’ diverso
Ma che problema c’è ad essere me stesso?

Tanto lo so che appena entro poi ridono
E l’astuccio poi me lo distruggono
E mi sporcano il giacchetto che mi piace tanto
Ma che metto sempre anche quando non c’è vento
Tanto lo so che certe cose poi cambiano
Se le guardi da lontano non feriscono
E lo dicevi sempre tu: “Amore, non ti preoccupare
tu falli parlare, falli parlare”
Falli parlare

Tanto lo so che certe cose poi cambiano
Che se le guardi da lontano non feriscono
Me lo dicevi sempre tu: “Amore, non ti preoccupare
tu falli parlare, falli parlare”

 

 

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