Musica

Capo Plaza & Tony Effe, Nati Bastardi: testo e significato canzone

Il Significato e testo di “Nati Bastardi” di Capo Plaza

Capo Plaza con “Nati Bastardi” offre un testo potente e denso di significato, unendo le sue parole a quelle di Tony Effe in una traccia del nuovo album Ferite (Deluxe Edition).

 

Il brano “Nati Bastardi”, contenuto in Ferite (Deluxe Edition), è uno dei pezzi più intensi e discussi di Capo Plaza, con la collaborazione del rapper Tony Effe. La canzone si distingue per la sua capacità di raccontare la vita nelle aree urbane difficili, esplorando i temi della determinazione e della sopravvivenza. Il testo affronta in modo diretto la realtà di chi cresce in contesti complessi, riflettendo emozioni contrastanti come rabbia e orgoglio. L’obiettivo del brano è quello di comunicare la forza che emerge dalle esperienze difficili, diventando quasi un grido d’identità per chi vive una realtà simile.

Capo Plaza e Tony Effe riescono a trasformare parole e musica in un racconto autentico di chi affronta ogni giorno un contesto ostile. Il ritmo incalzante e i versi decisi contribuiscono a creare un’immagine potente delle difficoltà e delle sfide della vita quotidiana. “Nati Bastardi” è quindi una celebrazione di chi riesce a superare le difficoltà con resilienza, senza mai dimenticare il contesto che ha forgiato il proprio carattere. La canzone sottolinea come, anche nelle situazioni più dure, esista sempre la possibilità di trovare la propria strada.

[Intro]
Sick Luke, Sick Luke

[Ritornello: Capo Plaza & Tony Effe]
Baby, nati bast*di* (Nati bast*di*)
Non chiedermi quello che non posso darti (Non posso darti, no)
Oh, baby, così distanti (Così distanti)
Ho venduto i sentimenti perché non voglio ammalarmi mai (Ah, ah)

[Strofa 1: Capo Plaza]
Young rich life, tutto Dolce&Gabbana
So sei chic, baby, dolce e cattiva
Dopo un kiss già ti ho mandato a casa
Sogni Hermès, Prada dolcevita
Ma non sai della vita, resta chiuso nel circo (Ah)
La ruota gira, ma nessuno ha mai vinto (No)
Non è amore vero come le sue labbra finte (Oh)
Al collo c’ho il gelo, non metto le collanine, yeah (Ah)
Prima in motorino, mo se passo, senti il rombo (Rombo)
Classe, Portofino d’estate, vista da urlo (Oh, sh**)
P***, è inutile criticare, fai del tuo meglio (Okay)
Come se basta commentare e risolvi tutto (Yeah)
Ah-ah, ora quante cose ho perso (Perso)
Anni che ci provo, ma non c’è nessun rimedio (No, no), yeah
Giuro, ci perdi la testa (A tratti)
Meglio non pensarci, porto a termine il progetto (Yeah, yeah)

[Ritornello: Capo Plaza & Tony Effe]
Baby, nati bast*di* (Nati bast*di*)
Non chiedermi quello che non posso darti (Non posso darti, no)
Oh, baby, così distanti (Così distanti)
Ho venduto i sentimenti perché non voglio ammalarmi mai (Go, go, go)

[Strofa 2: Tony Effe]
Sono il top del top, sono l’uomo del momento (Esatto)
Entro e faccio gol, sono il vero investimento
Pavimento in marmo nel nuovo appartamento
Ovvio, l’ho preso a Roma centro (Ovvio)
Cosa vuoi sentire, “Sono il boss”? L’ho già detto (Sì, sì)
Quando morirò, mi faranno un monumento
Sto a Milano, ma non cambio il mio accento (Palese)
Parlo poco perché gli infami mi sentono
Troppo T***i, non riesco più a andare a tempo
Tutto Gucci, quanto ca***o* sono bello? (Esatto)
Lo ripeto, sono un tipo violento
Plaza e Tony, andiamo al cento per cento (Sì)

[Pre-Ritornello: Capo Plaza, Tony Effe, Capo Plaza & Tony Effe]
Siamo nati bast*di* (Siamo nati bast*di*)
Coi problemi più grandi (Coi problemi più grandi)
Un milione di amanti, un milione di volte, un milione di sbagli

[Ritornello: Capo Plaza & Tony Effe]
Baby, nati bast*di* (Nati bast*di*)
Non chiedermi quello che non posso darti (Non posso darti, no)
Oh, baby, così distanti (Così distanti)
Ho venduto i sentimenti perché non voglio ammalarmi mai (No, no)

[Outro]
Sick Luke, Sick Luke

La traccia non si limita a raccontare la realtà urbana, ma la trasforma in una dichiarazione di appartenenza e orgoglio per chi cresce nelle periferie. Gli artisti usano immagini dirette e un linguaggio senza filtri per raccontare la vita delle nuove generazioni, mettendo in luce come l’ambiente influenzi la personalità e le scelte di ognuno. Con “Nati Bastardi”, Capo Plaza e Tony Effe non solo offrono una canzone, ma un pezzo di realismo che invita all’autoriflessione e alla comprensione di un mondo spesso trascurato.

Capo Plaza e Tony Effe scelgono di parlare senza filtri della complessità della vita di strada, delineando storie di persone che devono lottare ogni giorno. “Nati Bastardi” diventa così un simbolo di appartenenza per chi proviene da contesti difficili e trova nell’arte una forma di riscatto. L’atmosfera creata dai versi è una miscela di emozioni forti, in cui la rabbia e la resilienza si fondono per dare voce a chi affronta sfide apparentemente insuperabili. Il ritmo e la musicalità della traccia rafforzano il messaggio centrale: anche nelle situazioni più dure, c’è sempre una strada per andare avanti.

 

 

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