Baustelle – L’arte di lasciare andare: testo, significato
Baustelle – L’arte di lasciare andare: testo, significato
L’arte di lasciare andare dei Baustelle, contenuta nell’album El Galactico, si presenta come un viaggio emozionale intenso, dove il distacco e il rinunciare assumono un significato profondo. Il testo, ricco di immagini potenti, ci invita a riflettere su cosa significa veramente lasciare andare, un atto che nella canzone viene descritto come un’opportunità di liberazione.
L’arte di lasciare andare dei Baustelle è uno dei brani più significativi dell’album El Galactico, un’opera che esplora le contraddizioni e le turbolenze emotive del nostro tempo. Il testo della canzone è un susseguirsi di immagini provocatorie che ci trasportano in un mondo dove la tensione tra desiderio e disillusione è palpabile. Frasi come “Noi siamo Dio che massacra il mondo” e “La banda che con ferocia fotte il West” creano un’atmosfera di conflitto interiore, come se l’autore stesse descrivendo un conflitto non solo sociale, ma anche spirituale e personale.
La canzone esplora anche il tema della rinuncia. Con parole forti, L’arte di lasciare andare ci invita a riflettere su ciò che ci tiene prigionieri: “Cosa ci tiene in ostaggio il respiro”. Non è la cocaina, non è l’adrenalina, ma qualcosa di più profondo, il “peccato originale”, una condizione che ci impedisce di arrenderci completamente alla realtà. In un mondo in cui sembra che tutto possa essere controllato o posseduto, il brano suggerisce che la vera libertà sta nell’abbandonarsi, nel “lasciar andare”, senza cercare di comprendere o giustificare ogni cosa.
Il concetto di “L’arte di lasciare andare” diventa così un atto liberatorio, meglio di qualsiasi piacere immediato, come descritto nel verso “L’arte di lasciar andare è meglio di scopare”. Qui, la canzone ci invita a pensare che l’amore vero non sia legato alla passione momentanea, ma a un abbandono consapevole, un “volontario naufragare nella realtà” in cui l’individuo non cerca di tenere sotto controllo ogni aspetto della vita, ma si arrende al flusso naturale degli eventi.
testo
Noi siamo Dio che massacra il mondo
La banda che con ferocia fotte il West
Purosangue selvaggi allo sbando
Amore mio se lo sai
Dimmi tu qual è
Stanotte in radio la nostra canzone
Cosa ci infetta le arterie e ci soffoca
Invece di farci andare a dormire
Cosa ci tiene in ostaggio il respiro
Non è l’adrenalina, no
È un demone e non serve a niente
L’arte di lasciar andare è meglio di scopare
Forse il vero amore è questo volontario naufragare nella realtà
Se sapessimo soltanto dare per abbandonare
Senza più cercare di voler capire
Questa vita che senso ha
Ti chiedo scusa se sbaglio strada
Se cambio ancora quartiere e identità
Se ho questo strano bisogno di uscire
Scrollare, urlare e non starti a sentire
Non è la cocaina, no
È il peccato originale
È non sapersi arrendere
L’arte di lasciar andare è meglio di scopare
Forse il vero amore è questo volontario naufragare nella realtà
Se sapessimo soltanto dare per abbandonare
Senza più cercare di voler capire questa vita infame
Questi due ragazzi disperati al mare
Bombe a mano nere
Per non crollare
Sono qui a ballare
Dice Laura
Che così si fa
Se sapessero come volare senza decollare
E come passeggere rondini
Accettare di dover migrare o di morire qua
Inoltre, la canzone tocca anche la difficoltà di abbandonare il passato e di accettare il cambiamento. “Ti chiedo scusa se sbaglio strada / Se cambio ancora quartiere e identità” ci parla della continua ricerca di una nuova identità e della frustrazione derivante dall’incapacità di stabilire radici stabili. La vita diventa una serie di scelte, di partenze e di ritorni, e l’unica cosa che possiamo fare è lasciarci andare a queste trasformazioni senza resistenza.
“L’arte di lasciare andare” non è solo una canzone d’amore, ma un inno alla consapevolezza della propria fragilità e alla forza di liberarsi dai pesi che ci legano. In questo contesto, i Baustelle sembrano suggerire che l’unico modo per vivere pienamente sia proprio attraverso la rinuncia, l’abbandono di ciò che non possiamo più controllare, un passo necessario per affrontare la vita nella sua interezza.
Infine, il brano si conclude con un’immagine simbolica di due ragazzi disperati al mare, che ballano per non crollare sotto il peso delle proprie emozioni. Un’idea di resistenza, ma anche di accettazione della propria condizione, di accettazione del “naufragare” come una parte inevitabile del viaggio esistenziale.
In conclusione, L’arte di lasciare andare dei Baustelle è una riflessione profonda e inquietante sul valore della rinuncia e sull’importanza di sapersi arrendere a ciò che la vita ci offre, per riuscire a trovare la nostra libertà.