Cucina

Pane ai grani antichi – E’ Sempre mezzogiorno – ricetta di Fulvio Marino

E’ sempre Mezzogiorno: Pane ai grani antichi di Fulvio Marino – 3 aprile 2025

Se sei un amante del pane e desideri scoprire una ricetta unica, non puoi perderti il “Pane ai grani antichi”. Questa deliziosa preparazione, presentata da Fulvio Marino nella trasmissione E’ sempre Mezzogiorno, ti porterà a riscoprire i sapori autentici della tradizione. Preparare il Pane ai grani antichi è un’esperienza che unisce passione e creatività, ideale per chi ama il buon cibo e la convivialità.

 

 

Il “Pane ai grani antichi” è una ricetta che celebra la ricchezza e la varietà dei cereali, portando in tavola un prodotto artigianale che ha radici profonde nella cultura gastronomica italiana. Questo pane, preparato con farine di grani antichi, offre un sapore unico e una consistenza inconfondibile, che lo rendono perfetto per accompagnare ogni pasto.

Nella trasmissione E’ sempre Mezzogiorno, Fulvio Marino ha presentato questa ricetta con grande entusiasmo, spiegando l’importanza di utilizzare ingredienti di alta qualità. L’uso di grani antichi non solo arricchisce il pane di nutrienti, ma rispetta anche la tradizione agricola che ha caratterizzato le nostre terre per secoli. L’arte della panificazione diventa così un modo per raccontare storie di tradizione e innovazione.

Ingredienti Necessari

  • 400 g di farina di farro spelta
  • 300 g di farina di farro monococco
  • 300 g di farina di segale
  • 400 g di lievito madre precedentemente rinfrescato
  • 680 ml di acqua
  • 22 g di sale

Istruzioni di Preparazione

  1. Iniziamo versando le diverse farine in una ciotola capiente e mescoliamole accuratamente fino a ottenere un composto omogeneo.
  2. A questo punto, aggiungiamo la maggior parte dell’acqua e, utilizzando un cucchiaio, mescoliamo energicamente per qualche minuto.
  3. Incorporiamo il lievito madre rinfrescato e continuiamo a lavorare l’impasto.
  4. Successivamente, aggiungiamo il sale e l’acqua rimanente, procedendo a impastare fino a raggiungere una consistenza liscia e uniforme.
  5. Copriamo la ciotola con un panno e lasciamo lievitare l’impasto per 3 ore. Dopo la prima ora, eseguiamo una piega di rinforzo per migliorare la struttura del pane.
  6. Trascorso il tempo di lievitazione, spolveriamo il piano di lavoro con un po’ di farina e stendiamo l’impasto con le mani. Arrotoliamolo su se stesso per formare un filoncino, quindi posizioniamolo in un cestino infarinato con le pieghe rivolte verso l’alto.
  7. Copriamo nuovamente e lasciamo lievitare per altre 3 ore a temperatura ambiente.
  8. Quando l’impasto ha raddoppiato il suo volume, capovolgiamo delicatamente il pane su una teglia. Pratichiamo delle incisioni sulla superficie e inforniamo in forno statico già caldo a 200° per 40 minuti.

Seguendo questi passaggi, otterrete un pane delizioso e ben lievitato!

Preparare il “Pane ai grani antichi” richiede pazienza e dedizione. Ogni passaggio, dalla scelta della farina alla lavorazione dell’impasto, è fondamentale per ottenere un risultato finale che non solo soddisfi il palato, ma anche l’anima. Fulvio Marino, con la sua esperienza e passione, ci guida in questo viaggio culinario, invitandoci a riscoprire il valore del tempo e dell’artigianato in cucina.

Questa ricetta si presta a innumerevoli varianti, permettendo a ciascun cuoco di esprimere la propria creatività. Che tu decida di servire il pane ai grani antichi con un semplice olio extravergine d’oliva o di abbinarlo a formaggi e salumi, il risultato sarà sempre sorprendente. La versatilità di questo pane lo rende un must-have per le occasioni speciali e per i momenti di convivialità.

In conclusione, il “Pane ai grani antichi” rappresenta non solo un piatto, ma un vero e proprio manifesto della cucina italiana, dove la qualità degli ingredienti e la passione per la tradizione si uniscono per creare qualcosa di straordinario. Non perdere l’occasione di provare questa ricetta, presentata da Fulvio Marino a E’ sempre Mezzogiorno, e portare in tavola un pezzo di storia gastronomica.

 

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