She-Ra e le principesse guerriere: recensione delle tre stagioni

She-Ra e le principesse guerriere è una serie di Netflix nata dalla collaborazione di quest’ultima e della Dreamworks Animation, studio cinematografico e creatore di film della nostra infanzia come Shrek, Madagascar, Kung Fu Panda e Bee Movie. La serie nasce dall’idea iniziale della serie americana del 1985 She-Ra, la principessa guerriera, ma questa serie ha molto più da offrire rispetto all’originale.

 

Trama della prima stagione

La protagonista, Adora

Mondo distopico dove il pianeta Etheria (che non si collega in alcun modo alla Terra) viene comandato dal tiranno Hordak e dalla sua Orda. Adora è un soldato dell’Orda, il quale scopre, perdendosi nei boschi, che è stata mentita riguardante il mondo esterno: quello che credeva cattivo e subdolo, si è rivelato un mondo gentile e innocente. Durante il suo cammino trova inoltre una spada, che le conferisce un enorme potere: riesce a trasformarsi nella grande Principessa Guerriera She-Ra. Innamorata del mondo al di fuori dell’Orda, deciderà di proteggerlo a tutti i costi assieme al suo nuovo potere, ma dovrà lasciare qualcuno a lei caro: la sua migliore amica Catra, che è d’accordo nell’abbandonare l’Orda.

La serie è stata creata da Noelle Stevenson (forse la conoscerai per aver creato Nimona) e, come ho già detto prima, ha preso spunto dalla serie del 1985 She-ra, la principessa guerriera. Alcuni cambiamenti li troviamo sia nel design dei personaggi e all’età (ad esempio, Frosta nella serie originale era un’adulta e aveva dei lunghi capelli color ghiaccio), sia che negli avvenimenti e nei rapporti fra i personaggi. L’unica parte della serie che è rimasta totalmente intatta è stata il concetto fra scienza e magia che nella serie sembra andare di pari passo.

Da sinistra a destra: Glimmer, Bow e Adora

La serie è strutturata diversamente dalle normali serie a cui siamo abituati: mentre la prima stagione è formata da 13 episodi, la seconda ne ha 7 e la terza arriva addirittura ad averne 6. Contando che gli episodi sono da 20 minuti ognuno, è possibile finirla in poco più di un giorno. Pecca più grande della serie, perché tende a rendere superficiali il resto della storia solo per avere un ritmo veloci, ma sei episodi non possono in alcun modo contenere una storia ricca di colpi di scena e allo stesso tempo presentare come si deve nuovi personaggi.

Adora e Catra nella serie

Il rapporto più interessante che ci viene mostrato nella serie, è sicuramente quello fra Adora e Catra: oltre ad essere il fulcro principale, rende le due, che sono senza dubbio le ragazze più potenti di Etheria, vulnerabili. Da un rapporto indissolubile, formatosi negli anni da una sincera amicizia sin da bambine, all’improvviso hanno dovuto trovarsi l’una di fronte all’altra a combattere. Questo legame forte, che blocca le due nel combattere come si deve, svanisce però nel corso della serie. Infatti Adora ha cominciato a salvare Catra ogni volta che ella, per colpa sua, rischiava di cadere. Catra, invece, anche tentava di mostrarsi più forte della bionda, ha mandato a monte i suoi piani almeno un paio di volte. Volente o nolente, Adora ha dovuto darci un taglio col preoccuparsi per Catra, anche perché sembrava che quest’ultima non lo facesse più da tempo. Ma come vediamo verso la fine della terza stagione, è davvero difficile scindere un forte legame come quello delle due…

Pertanto, la serie non sembra puntata a farci conoscere le storie dei suoi personaggi secondari (Adora e Catra sono infatti le protagoniste indiscusse), fatta eccezione per l’episodio dedicato ai due padri di Bow, l’arciere migliore amico di Glimmer e Adora. Quest’episodio a tema LGBT+ ha dato un time-out al tema della guerra in cui s’incentra She-Ra e le principesse guerriere, mostrando una vera ship gay canonica nella seguente serie.

Nonostante la serie passi da un ritmo lento ad uno forse troppo veloce, guardarla è un’esperienza da fare. La serie abbraccia persone di tutte le età con dei personaggi carini e su questo non c’è da criticare. Sicuramente la serie non è originale, in quanto abbraccia serie fantasy come Steven Universe oppure Marco e Star contro le Forze del Male, ma non è nulla di insopportabile. Le animazioni sono fluide, non hanno alcun difetto e anche i design sono carini.

 

 

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